Al Policlinico di Palermo, un 76enne con due patologie cardiache è stato trattato con una tecnica percutanea combinata. Impiantata una protesi aortica e chiuso l’auricola sinistra.
Un intervento innovativo e complesso, eseguito con successo al Policlinico di Palermo, ha permesso di trattare simultaneamente due patologie cardiache in un paziente di 76 anni. L’Heart Valve Team, l’équipe multidisciplinare specializzata nella gestione clinica delle patologie cardiache complesse, ha utilizzato una tecnica percutanea per impiantare una protesi aortica e chiudere l’auricola sinistra, un’estensione dell’atrio sinistro dove possono formarsi trombi in caso di fibrillazione atriale. Un intervento all’avanguardia, che testimonia l’eccellenza della cardiochirurgia siciliana.
Il paziente, un uomo di 76 anni, presentava gravi sintomi legati a una stenosi severa della valvola aortica (un restringimento che ostacola il flusso sanguigno) e a un’aritmia da fibrillazione atriale permanente. Era stato trasferito d’urgenza dalla Cardiologia del presidio ospedaliero di Canicattì, diretta dal dottor Luciano Sutera Sardo.
L’Heart Valve Team del Policlinico di Palermo ha deciso di affrontare le due patologie con un unico intervento, utilizzando una tecnica percutanea, minimamente invasiva. È stata impiantata una protesi aortica per risolvere la stenosi valvolare, e, contemporaneamente, è stata chiusa l’auricola sinistra con un occlusore.
I Vantaggi dell’Intervento Combinato: Meno Rischi per il Paziente
“Questa combinazione di trattamenti”, spiega Vincenzo Argano, direttore dell’unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria, “ha permesso non solo di risolvere la grave disfunzione della valvola aortica, ma anche di contenere i rischi dei sanguinamenti dovuti alla terapia anticoagulante orale necessaria. Infatti, attraverso l’occlusione dell’auricola sinistra, sarà possibile ridurre la terapia anticoagulante senza aumentare il rischio di eventi cardio-embolici legati alla fibrillazione atriale”. Un intervento, quindi, che ha permesso di migliorare significativamente la salute del paziente, riducendo i rischi e le complicanze.
All’intervento ha partecipato un gruppo multidisciplinare composto da Sebastiano Castrovinci, Linda Pisano, Edoardo Tulumello, Salvatore Evola, Gioachino Giarratana e Dina Di Piazza, coadiuvato dal personale tecnico e infermieristico. Un lavoro di squadra, che ha visto la collaborazione di diverse professionalità, per garantire il miglior risultato possibile.
Furnari: “Il Nostro Ospedale è all’Avanguardia”
“Ancora una volta il nostro ‘Heart Team’ si è distinto per la capacità di trattare patologie complesse, garantendo ottimi risultati e fornendo supporto rapido ed efficace a un territorio sempre più vasto che comprende l’intera Sicilia occidentale”, ha commentato la Direttrice Generale dell’AOUP, Maria Grazia Furnari. “Grazie alla loro esperienza e al loro impegno, siamo stati capaci di migliorare significativamente la salute del paziente, dimostrando l’importanza di un approccio multidisciplinare in questi casi. Il nostro ospedale è e continuerà a essere all’avanguardia nel trattamento delle malattie cardiovascolari, e il nostro impegno è rivolto a migliorare ulteriormente le nostre capacità per il bene dei cittadini siciliani”.
La pianificazione e il successo della procedura sono stati il risultato della stretta collaborazione tra i diversi professionisti dell’Heart Valve Team. Questo approccio ha consentito una rapida ripresa post-operatoria del paziente, che è stato dimesso in tempi brevi per proseguire la convalescenza a casa. Attualmente, il paziente presenta condizioni ottimali al controllo post-operatorio effettuato a Canicattì. Un lieto fine, che testimonia l’eccellenza della sanità siciliana e l’importanza di un approccio multidisciplinare nel trattamento delle patologie cardiache complesse.