Roma, 28 marzo 2025 – L’Intelligenza Artificiale (IA) non è solo una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo, ma rappresenta anche uno strumento chiave per affrontare le grandi sfide della contemporaneità, come la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, secondo Giorgio Graditi, direttore generale dell’ENEA, è fondamentale adottare un approccio che non perda mai di vista l’elemento umano. In un editoriale pubblicato sul numero speciale della rivista “EAI – Energia, Ambiente e Innovazione”, Graditi sottolinea l’urgenza di un modello di sviluppo digitale che sia etico, affidabile e incentrato sulle persone.
L’editoriale, intitolato “Dall’IA alla Blockchain: trasformazione digitale e tecnologie abilitanti per la transizione energetica”, introduce una riflessione approfondita sull’evoluzione delle tecnologie digitali e sul loro impatto nel processo di decarbonizzazione. In particolare, evidenzia la necessità di una co-evoluzione tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e progresso sociale.
Un Panorama Multidisciplinare sulle Tecnologie Abilitanti
Il numero speciale della rivista EAI si configura come una vera e propria finestra sul futuro dell’innovazione sostenibile, offrendo contributi provenienti da ambiti diversi – dalla ricerca scientifica alle imprese, dalle istituzioni ai media – per analizzare il ruolo sempre più centrale di IA, blockchain e tecnologie digitali nella costruzione di un’economia a basse emissioni.
Attraverso interviste, approfondimenti tematici, case study e soluzioni tecnologiche concrete, la rivista mette in luce come queste tecnologie possano contribuire alla trasformazione dei processi produttivi in chiave green: dall’automazione intelligente alla riduzione delle emissioni, dall’ottimizzazione dell’uso dell’energia alla promozione delle fonti rinnovabili.
IA e Blockchain: Innovazione per l’Energia del Futuro
I focus degli esperti ENEA rivelano come l’intelligenza artificiale stia già rivoluzionando il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo energia. Algoritmi avanzati permettono di prevedere i picchi di consumo, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e facilitare la pianificazione degli investimenti energetici. Questa evoluzione si traduce in reti elettriche più resilienti, una minore dispersione di energia e una maggiore efficienza complessiva del sistema.
La blockchain, dal canto suo, si distingue per la capacità di garantire sicurezza, trasparenza e tracciabilità nelle transazioni energetiche. Grazie alla sua struttura decentralizzata e immutabile, consente lo scambio di energia in modo diretto tra produttori e consumatori, riducendo l’intermediazione e i rischi di frode. Un paradigma particolarmente interessante per i futuri modelli di “comunità energetiche”.
Voci Autorevoli per una Visione Condivisa
La ricchezza del dibattito è testimoniata dal contributo di personalità di spicco del mondo accademico, istituzionale e industriale. Tra i partecipanti figurano Sara Colantonio (CNR), Anna Corrado (MIT), Giuseppe De Pietro (FAIR), Stefano Epifani (Fondazione per la Sostenibilità Digitale), Alessio Jacona (Osservatorio IA ANSA), Mario Nobile (AgID), Massimo Sideri (Corriere della Sera), Maurizio Tira (GARR), Sergio Ferraris (Nextville.it) e Alessandro Baltaro (Rete Ambiente).
Particolarmente rilevante è anche l’intervento del Generale Franco Federici, esperto di cybersicurezza e Consigliere militare del Presidente del Consiglio, che ha offerto spunti sulla gestione etica e sicura dei dati digitali, e di Luciano Floridi, professore di etica digitale e presidente della Fondazione Leonardo, che ha evidenziato il bisogno di una governance dei dati fondata su valori democratici e trasparenza.
Il Giornalismo nell’Era dell’Intelligenza Artificiale
Uno dei temi centrali del dibattito riguarda anche l’impatto dell’IA sul giornalismo. Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, ha posto l’accento su un punto fondamentale: l’IA non può sostituire il giornalista. Secondo Bartoli, le tecnologie devono essere strumenti di supporto, non rimpiazzi. Ha inoltre sottolineato i pericoli legati alla disinformazione automatizzata, ribadendo che la verifica e il controllo delle fonti devono restare in capo all’essere umano, evitando derive meramente economiche nella gestione dei contenuti editoriali.
Una Transizione Digitale a Misura d’Uomo
Il messaggio che emerge con forza da questo speciale EAI è chiaro: le tecnologie digitali, per quanto potenti, devono essere messe al servizio dell’uomo e del pianeta. È necessario costruire un ecosistema digitale che non solo acceleri la transizione energetica, ma lo faccia in modo inclusivo, equo e sostenibile.
L’Intelligenza Artificiale, la blockchain e le tecnologie abilitanti rappresentano senza dubbio una leva strategica per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo, ma il loro impatto dipenderà da come sceglieremo di utilizzarle: con lungimiranza, responsabilità e attenzione al bene comune.